Valeria Montepulciano – Vita
È inutile camminare sempre sulla stessa via se sai che è un vicolo cieco.
È inutile camminare sempre sulla stessa via se sai che è un vicolo cieco.
Chiedeva perdono a un Dio che desiderava vicino, trascendenza trasposta sempre in vita terrena, dialogo interiore per chi si è sempre saputo orfano. Perdono per non essere in grado di mantenere la sua promessa. Dedizione, assistenza, comprensione, conforto, fiducia, ricerca, tutto qui il Sacro Matrimonio? Intenzioni. Dove sono l’intimità, la gioia, il progetto, e dove sono le mani che accarezzano una pancia tesa e lucida, curve mentali a ingoiare futuro. Claire da quando stava con Claudio si era sempre pensata filiforme, quasi incapace di ingoiare futuro. L’amore poi è ancora un’altra cosa. Un’altra casa, non sempre fatta di mattoni. Claire voleva una famiglia, lei che non aveva mai avuto una, una normale. Era stata un caso particolare sin da quando ne aveva avuto coscienza. E memoria. Spiegare agli altri bambini che sua madre c’era, ma altrove, in cielo. E suo padre c’era, ma altrove, via lontano. E la sua casa c’era, ma non proprio sua, ci abitava con chi si prendeva cura di lei. E la sua città c’era, ma altrove, perché le sue radici erano altre. Le trovava nei racconti caldi fatti per lei da parenti e adulti. Caldi come un pile d’inverno.
È cambiato tutto in un anno… è così strano rendersene conto, capire che non si può restare sempre allo stesso punto. Ma ora, scrivendo, mi rendo conto che è cambiato tutto si, ma non io, è cambiato tutto quello che mi circonda, sono cambiate le persone che mi erano e mi sono vicine, ma io sono praticamente uguale, sono come bloccata in un limbo. Bè, ho sempre avuto un po’ paura dei cambiamenti, non sai mai cosa ti aspetta, mentre, se non cambi, sai già come vanno le cose, ci sei abituato.
La differenza tra i sogni è la realtà è che quando i primi li insegui senza raggiungerli, mentre la realtà ti insegue e ti raggiunge, in quel caso sopravviviamo. Se invece riusciamo a realizzare i sogni e non ci facciamo coinvolgere e condizionare dalla realtà, in quel caso non sopravviviamo, ma possiamo dire di “vivere” davvero.
Non serve essere, sempre, riottosi. E se dentro te il deserto è ancora più ampio, rischi di nasconderti nella ampiezza del tuo nulla. Segui le tue mani, crea il tuo viaggio, cerca le persone che ti vogliono bene.
Quando scriviamo per gli altri lo facciamo per farci capire, quando scriviamo di noi, a volte lo facciamo per capirci attraverso ciò che scriviamo, ma il risultato è che non ci capiamo né noi né chi ci legge.
Anche le anime cattive si celano dietro una carezza…