Silvana Stremiz – Vita
Il tempo si prende gioco di noi, asciugando le lacrime più amare. Regalandoci una sosta per poi colpirci di nuovo.
Il tempo si prende gioco di noi, asciugando le lacrime più amare. Regalandoci una sosta per poi colpirci di nuovo.
Le difficoltà della vita possono spegnere le passioni, ma rendono forti un grande amore.
E poi tiri le somme, ti accorgi che ti resta solo un pugno chiuso senza nessuna certezza. Ti accorgi che non tutto è come sembra, che la vita nasconde tante mele marce dietro splendenti e luccicanti sorrisi finti. Ti accorgi che la cattiveria è come la gramigna, si propaga a vista d’occhio; “rapidamente e ovunque” ed è difficile distruggere. Perenne e insolente s’infiltra dovunque. E tu sei lì che guardi incredulo, sei lì e non sai che pesci prendere. Sai solo che questa realtà non ti appartiene, sai che qualunque cosa accada, la tua vita la edificherai sopra altri principi, altri fattori, altri valori; “cose semplice e veritiere”, cose umili e rispettose. Niente al mondo ti costringerà a non gestire la tua vita nel modo che vuoi, eliminando dalla radice “melme ed erbacce” che non vuoi e non sai concepire.
Il gatto nero porterà sfortuna, solo a chi cerca la sfortuna anche dove tutto è coincidenza.
Non parlare di rispetto se non sai rispettare, ma solo esigerlo. Non fraseggiare sull’amore, se il tuo cuore è solo un muscolo. Non ostentare sincerità, se la tua vita è fatta di inganni. Non sapienteggiare, se non sei in grado di dare il buon esempio. Non predicare bene, se poi sai solo razzolare peggio.
Ognuno di noi dovrebbe essere libero di scegliere quando e come proseguire il proprio “cammino”, ma la verità è che, se non la vita, c’è sempre qualcuno, o qualcosa, che poi decide per noi.
La vita è come il materasso, c’è il lato freddo, il lato caldo, e il fosso.