Oriana Fallaci – Vita
Venire al mondo è già un rischio. Quello di pentirsi, poi di essere venuti al mondo.
Venire al mondo è già un rischio. Quello di pentirsi, poi di essere venuti al mondo.
Sul mare la memoria corre più veloce, silenziosa, si immerge e risale tra i flutti, ma soprattutto si mescola. Voi non sapete cosa significa questa parola: mescolarsi. Pensate che le cose vostre sono le vostre, e le mie sono le mie. E pensate che le vite sono come le frange di quelle tende che ci sono nei bar del mio paese, tutte di paglia, una accanto all’altra, che cadono giù dritte toccandosi una con l’altra, certo, ma senza intrecciarsi tra loro. E invece non è così. Invece noi sappiamo che le vite si arrangiano una con l’altra, si confondono, si immergono in storie che non sono le loro per poi uscirne di nuovo cambiate.
I colori della vita sono soprattutto il bianco e il nero. Se gli altri sono in mezzo, ci sarà un motivo.
A volte penso che la vita andrebbe vissuta con più leggerezza senza porsi tante domande alla ricerca di risposte inutili. Vivere un giorno alla volta sottraendo il pensiero dalla schiavitù di un tempo che non ci appartiene e che probabilmente non sarà mai come temiamo o speriamo. Imparare a scorgere la vita nascosta in ogni istante di un tempo che inesorabilmente sfugge agli occhi della mente ma non ai battiti del cuore.
Nella vita per sopravvivere bisogna sempre fare i conti con qualcosa, con qualcuno. Ma per cavarsela davvero non si può scontare a vita.
Sono diventato Forte “amando” le mie “cicatrici”.
Ciò che conta nella vita di tutti i giorni non è come ti poni agli altri, ma la libertà del dialogo che sia stato in qualche modo il punto di partenza per affrontare un altro giorno ancora da dipingere.