James Joyce – Vita
Noi camminiamo attraverso noi stessi, incontrando ladroni, spettri, giganti, vecchi, giovani, mogli, vedove, fratelli adulterini, ma sempre incontrando noi stessi.
Noi camminiamo attraverso noi stessi, incontrando ladroni, spettri, giganti, vecchi, giovani, mogli, vedove, fratelli adulterini, ma sempre incontrando noi stessi.
È inutile fare piani, nella vita i piani non vanno quasi mai come programmati, quindi meglio vivere improvvisando, no?
A te il buon uso delle parole.
Attendo, pondero, curo e lavoro, per arrivare al momento apoteotico della rivalsa sull’indifferenza e l’immaturità dimostrata, ignara del fatto di aver voluto giocare la carta migliore, a discapito di una saggezza che vuole, e sa aspettare, l’attimo esatto per completare l’insegnamento, confermando nuovamente l’inoppugnabile superiorità.
Ogni giorno come appeso ad un filo sottilissimo, tra un passato di ricordi che bene non fanno e un futuro colmo sempre e solo di incertezze.
Vivi ogni minuto come se fosse l’ultimo perché non sai quando la vita ti potrebbe essere portata via.
Non bisogna vivere nell’attesa di ciò che accadrà, ma nell’assaporare ciò che accade.