Carl Gustav Jung – Vita
Datemi un uomo normale ed io lo guarirò.
Datemi un uomo normale ed io lo guarirò.
Oggi più che mai, vivo con la consapevolezza che niente al mondo potrà mai farmi smettere di essere quel che sono sempre stata: Me stessa.
Per una volta vorrei essere la persona giusta, al posto giusto, nel momento giusto.
Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi.
L’umanità, con la sua fatica evolutiva, è un serpente che si morde la coda. Se invece rinunciasse l’uomo, per un istante, se ne trovasse la forza, alla propria fatica, se si fermasse a meditare in nuova guisa, esterna al corollario di mansioni da lui e per lui confezionati nei “laboratorio delle discriminazioni”, separato dai sé delle oscure tradizioni, in quell’istante – congelata ogni “esperienza” – gli apparirebbe chiaro tutto ciò che ora sta aldilà dei proprio orizzonte, aldilà di tutto. Allora scoprirebbe di essere egli stesso aldilà.
La vita è un susseguirsi di sofferenze causata da incomprensioni altrui.
Non ho niente da dire a una persona patetica, probabilmente è quella che più si meriterebbe una parola da parte mia. Probabilmente, ma anche se mi schernisce per la mia mediocrità, magari avendo pure il coraggio di guardarmi in faccia, preferisco lasciarla convincere di essere brillante e piena di talento, a nuotare in mezzo alla merda che le esce dalla bocca. Proprio perché è patetica, proprio perché penso che per lei non ci sia nulla da fare.