Ippocrate – Vita
Lavorare, mangiare, bere, dormire, amare: tutto deve essere misurato.
Lavorare, mangiare, bere, dormire, amare: tutto deve essere misurato.
Bisogna sempre fare come fa la vita. Rigenerarsi sempre e in meglio, regalando il meglio di noi stessi. Tanto ci sarà sempre chi non apprezza le cose belle che doniamo, e ci farà del male, proprio come succede con la vita: non tutti apprezzano quello che di bello ci dona.
Non correre, rallenta il ritmo frenetico della vita. Usa tutti i tuoi sensi per coglierne più informazioni dalle quali svilupperai nuove esperienze con le quali scoprirai di essere parte integrante della vita, così saprai che ogni tua azione comporta molteplici responsabilità, con esiti non necessariamente immediati.
Procedi con calma tra il frastuono e la fretta, e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio.Per quanto puoi, senza cedimenti mantieniti in buoni rapporti con tutti.Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza, e ascolta gli altri: pur se noiosi e incolti, hanno anch’essi una loro storia.Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito.Se insisti nel confrontarti con gli altri, rischi di diventare borioso e amaro, perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te.Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti.Mantieni interesse per la tua professione, per quanto umile: essa costituisce un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo.Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di inganno, ma questo non ti renda cieco a quanto vi è di virtù: molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo.Sii te stesso, soprattutto non fingere negli affetti.Non ostentare cinismo verso l’amore, perché, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità, esso resta perenne come il sempreverde.Accetta docile la saggezza dell’età, lasciando con serenità le cose della giovinezza.Coltiva la forza d’animo, per difenderti nelle calamità improvvise.Ma non tormentarti con delle fantasie: molte paure nascono da stanchezza e solitudine.Al di là di una sana disciplina, sii tollerante con te stesso.Tu sei figlio dell’universo non meno degli alberi e delle stelle, ed hai pieno diritto d’esistere.E, convinto o non convinto che tu ne sia, non v’è dubbio che l’universo si sta evolvendo a dovere.Perciò stai in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui.E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione dell’esistenza, mantieniti in pace col tuo spirito.Nonostante i suoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo meraviglioso.Sii prudente. Sforzati di essere felice.
La vita è un libro che iniziamo a scrivere alla nostra nascita e finiamo di scriverlo con la nostra morte. La cosa triste è che non potremo mai cancellare una sola riga o strappare una pagina e mai avremo mai la possibilità leggerlo.
C’è un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci. Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Accade che un giorno ti guardi allo specchio e non sei più tu. Osservi la fronte più ampia, il pozzo più scuro degli occhi, ti soffermi sull’intreccio sottile di rughe. Capisci di essere solo, non di esserlo diventato ma di esserlo stato da sempre. Si nasce e si muore soli, due eventi grandiosi con un unico protagonista e tra questi si evolve la vita che spesso è un monologo contraddittorio nel continuo tentativo di ovviare alla solitudine, un cercare di uscire da questa realtà intrinseca. Si tendono mani, si trovano occhi, si ascoltano voci, tutto per sentirsi meno perduti. L’errore più grande è voler mettere la propria felicità nelle mani di un altro. L’errore più grande è illudersi di non essere soli.