Johann Wolfgang Goethe – Vita
L’età non ci rende di nuovo bambini, come si dice. Scopre soltanto che siamo ancora veri bambini.
L’età non ci rende di nuovo bambini, come si dice. Scopre soltanto che siamo ancora veri bambini.
È più facile per ognuno di noi conoscere ciò che siamo stati in passato e ciò che saremo o speriamo di essere nel futuro. Ma chi siamo oggi?
Quando si è bambini si pensa di essere in una favola, quando si è adolescenti si crede di poter conquistare il mondo, quando si diventa adulti si è consapevoli che la favola e la conquista sono solo sogni di passaggio e si cerca di vivere la realtà. Quando si diventa anziani si fa la somma delle precedenti fasi e il totale è la vita, che è comunque una favola, anche se non a lieto fine.
Il tuo non saper fare,non ti faccia sugli altriveleno sputare.
La mia vita è un viaggio interminabile dalla mia anima alle altre. Le riconosco, le raggiungo, ci entro e le lascio entrare. In un’osmosi silenziosa, prendo e dono con grande intensità. Non ci sono mai tristi addii, non ci si lascia mai. So che al prossimo dono regalerò un po’ di me e il meglio di tutte le belle anime che ho incontrato.
Un personaggio, signore, può sempre domandare a un uomo chi è. Perché un personaggio ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è sempre “qualcuno”. Mentre un uomo – non dico lei, adesso – un uomo così in genere, può non essere “nessuno”.
Si dice “mostri sacri” perché ormai troppo spesso quelli che consideriamo sacri non sono che dei mostri.