Vladimir Dimitrievich Nabokov – Vita
Come per il resto, non sono più colpevole, nell’imitare la “vita reale”, di quanto la “vita reale” sia responsabile nel plagiarmi.
Come per il resto, non sono più colpevole, nell’imitare la “vita reale”, di quanto la “vita reale” sia responsabile nel plagiarmi.
Riempiti gli occhi di meraviglie, vivi come se dovessi cadere morto fra dieci secondi!Guarda il mondo: è più fantastico di qualunque sogno studiato e prodotto dalle più grandi fabbriche.Non chiedere garanzie, non chiedere sicurezza economica, un siffatto animale non è mai esistito; e se ci fosse, sarebbe imparentato col pesante bradipo che se ne sta attaccato alla rovescia al ramo di un albero per tutto il giorno, passando l’intera vita a dormire. Al diavolo, squassa l’albero e fà che il pesante bradipo precipiti al suolo e batta per prima cosa il culo!
I particolari non esistono. Ogni particolare è una direzione diversa che imbocchiamo o che possiamo dare alla nostra esistenza e, qualche volta, si può tornare indietro, altre no. Altre costa cara quella minuzia, diventa così abissale che la vita non ti permette di darle poca importanza: te la pone incessantemente innanzi cosicché tu non possa più vivere superficialmente le circostanze che s’incrociano, cosicché, al prossimo turno, prima che qualcuno ti chiami in ballo, tu abbia la forza per prendere il tempo necessario per non lasciare nulla al caso.
La vita è un magnifico dono che va accolto con profonda gratitudine, giorno dopo giorno, perché quei preziosi momenti nei quali la assaporiamo, nel bene e nel male, sono occasioni in cui essa si concretizza e sta a noi viverli in modo completo e con il cuore aperto. Non sprechiamo ciò che ci viene donato con la paura o le indecisioni, lasciamo libera la nostra vita di esprimersi e di guidarci in quello che è il cammino da percorrere.
Un uomo si evolve quando scopre chi era e chi sarà.
Pensieri, desideri ed emozioni spesso celati per paure d’esser scherniti. L’anima mia è la prigione di se stessa.
L’acqua che tocchi de fiumi è l’ultima di quella che andò e la prima di quella che viene. Così il tempo presente.