Ludovico Ariosto – Vita
Chi brama onor di sprone o di capello, serva re, duca, cardinale o papa; io no, che poco curo questo e quello.
Chi brama onor di sprone o di capello, serva re, duca, cardinale o papa; io no, che poco curo questo e quello.
L’infelicità sfama “l’ego”, ecco il perché di tanta malinconia nei volti dei mortali, che viaggiano tristi; ma continuano a riempirsi del proprio “ego”…
Sono stato ho vissuto e c’ero. Ho visto, sognato e amato. Anche il più’ misero degli esseri non va dimenticato.
Fingiamo in continuazione per ottenere un applauso, quando l’applauso svanisce fingiamo per ottenere un po’ di felicità.
L’uomo riesce ad avere paura della morte e non del dolore…preferirebbe il dolore piuttosto che l’ oblio…probabilmente pechè il dolore fa sentire vivi…
Ho vissuto anch’io i miei momenti difficili, anche di quelli dove non sai nemmeno tu come uscirne. Ho ascoltato solitudine, paura e incertezza. Ho assaggiato lacrime e delusioni. Ho mollato l’ancora dicendo “Basta”! Poi quando arrivi a toccare il fondo, ma quello più fondo del dolore e dello sconforto le scelte sono solo due; o ti lasci morire o risali. Io ho scelto di risalire. Oggi guardo quel fondo dall’alto e sono fiera di me!
La vita è un affare complicato da portare avanti in modo solo soddisfacente, poiché ogni decisione in effetti fa parte di quel contratto stipulato involontariamente con il destino!