Matilde Marcuzzo – Frasi d’Amore
È arrivato un treno che portava l’attesa, l’ultima fermata eri tu, tutto un mondo, tutta una vita. Ho capito l’amore quanto fa male dopo averti abbracciato perché ero arrivata e solo lì avrei voluto morire.
È arrivato un treno che portava l’attesa, l’ultima fermata eri tu, tutto un mondo, tutta una vita. Ho capito l’amore quanto fa male dopo averti abbracciato perché ero arrivata e solo lì avrei voluto morire.
La notte.Amo la notte che mi nasconde e mi protegge… la notte complice e bastarda……
Era solo un sorriso, niente di più. Una piccola cosa. Una fogliolina in un bosco che trema al battito d’ali di un uccello spaventato.
Nessuno ha l’obbligo di stare con te, chi ti ama non ti lascia mai!
La tenerezza. Quello che un po’ manca forse oggi. Quel caldo al cuore che fa star bene. La tenerezza di un bimbo che non si vergogna a chiedere aiuto, di un cucciolo che ti guarda con occhioni fiduciosi. Il profumo della tenerezza di un nuovo amore, della paura che l’avvolge. La tenerezza di un tramonto o di un amico che ti dà una mano. Di due bambini felici per l’arrivo della primavera, di una mamma che sorride per un bel voto che il figlio ha ricevuto a scuola. La tenerezza di un genitore quando il figlio pedala sulla sua bici nuova. La tenerezza di un anziano che non dovrebbe mai esser lasciato solo, perché con l’età torna bambino… e vorrebbe sempre qualcuno vicino. La tenerezza di chi non ti conosce, ma con entusiasmo ti rivolge un sorriso. È lo zucchero nel caffè… ebbene sì anche quello è un tocco in più di tenerezza.
E quando tu torni sconvolgi i mari, gli oceani, i venti. Le stelle tornano a brillare anche solo per un attimo impercettibile. Brilla la luce spenta, ad intermittenza, dalle tue mancanze e presenze discontinue. Ci sforziamo di vivere uno senza l’altro. Riuscendo ad essere felici. Ma tutto il resto è destinato a fallire se io e te siamo destinati l’uno all’altro. Ci colpiamo e le ferite non ci chiudono mai, leccandole nell’intento di disinfettarle da noi stessi. Ci evitiamo perché è più facile che venire travolti l’uno dall’altro. Quella potenza che ci ha resi unici, dipendenti. Come una droga. Facile iniziare, difficile da smettere. Impossibile dimenticare.
Quando le parole non servonoe il silenzio è più bello del parlarevuol dire che il momentoche stai vivendoè magico.