Aldo Palazzeschi – Frasi d’Amore
L’amore, di qualunque specie, non è mai triste.
L’amore, di qualunque specie, non è mai triste.
Ci sono volte che guardando i suoi occhi, un brivido forte attraversa la mia schiena…
Non insegnare ad amare, non imparare ad amare. Credimi; è l’unica cosa che nella vita viene spontanea e naturale.
L’amore è strano, non dà garanzie, è grande finché lo si vive, ma quando finisce è stato quasi sempre estremamente piccolo e ci sentiamo improvvisamente così inutili. Tutto quello che è stato è la somma di ciò che abbiamo dato e ciò che abbiamo ricevuto, e tirando le somme “l’avuto” diventa poco, se non inesistente, e nasce il rancore che a sua volta partorisce la disperazione. Quando finisce un amore non per colpa nostra, ma perché veniamo liquidati ingiustamente, il boccone è duro da mandare giù e restiamo appesi a quel filo chiamato disperazione, finché non giunge il tempo di un nuovo amore, di un nuovo abbraccio, oppure semplicemente il giorno della guarigione. Arriva un giorno in cui il dolore smetterà di fare male. Ci vuole del tempo, spesso troppo tempo, perché lo stato “straziante” in cui ci si trova non permette molto. Finche arderà il “rancore” è difficile pensare di poter andare oltre. Non resta che tener duro, combattere con forza contro “il niente” che ci è stato donato e fra le ceneri raccogliere “i ricordi buoni” perché ci sono sempre dei “ricordi buoni” da conservare, sempre, anche quando non sembra. Saranno i ricordi buoni la nostra forza, ci racconteranno che, comunque vada, l’amore vale sempre la pena.
Non si può respirare acqua.
Come ho fatto a illudermi di poter cambiare una persona,pensare che tutto poteva essere come in una fiaba…purtroppo le fiabe sono fiabe scritte ma la realtà è ben diversa!Ora sola chiedo solo di dimenticarti.
A volte quando respiro l’aria della tua assenza, penso alla fortuna che ho di poterti…
Ci sono volte che guardando i suoi occhi, un brivido forte attraversa la mia schiena…
Non insegnare ad amare, non imparare ad amare. Credimi; è l’unica cosa che nella vita viene spontanea e naturale.
L’amore è strano, non dà garanzie, è grande finché lo si vive, ma quando finisce è stato quasi sempre estremamente piccolo e ci sentiamo improvvisamente così inutili. Tutto quello che è stato è la somma di ciò che abbiamo dato e ciò che abbiamo ricevuto, e tirando le somme “l’avuto” diventa poco, se non inesistente, e nasce il rancore che a sua volta partorisce la disperazione. Quando finisce un amore non per colpa nostra, ma perché veniamo liquidati ingiustamente, il boccone è duro da mandare giù e restiamo appesi a quel filo chiamato disperazione, finché non giunge il tempo di un nuovo amore, di un nuovo abbraccio, oppure semplicemente il giorno della guarigione. Arriva un giorno in cui il dolore smetterà di fare male. Ci vuole del tempo, spesso troppo tempo, perché lo stato “straziante” in cui ci si trova non permette molto. Finche arderà il “rancore” è difficile pensare di poter andare oltre. Non resta che tener duro, combattere con forza contro “il niente” che ci è stato donato e fra le ceneri raccogliere “i ricordi buoni” perché ci sono sempre dei “ricordi buoni” da conservare, sempre, anche quando non sembra. Saranno i ricordi buoni la nostra forza, ci racconteranno che, comunque vada, l’amore vale sempre la pena.
Non si può respirare acqua.
Come ho fatto a illudermi di poter cambiare una persona,pensare che tutto poteva essere come in una fiaba…purtroppo le fiabe sono fiabe scritte ma la realtà è ben diversa!Ora sola chiedo solo di dimenticarti.
A volte quando respiro l’aria della tua assenza, penso alla fortuna che ho di poterti…
Ci sono volte che guardando i suoi occhi, un brivido forte attraversa la mia schiena…
Non insegnare ad amare, non imparare ad amare. Credimi; è l’unica cosa che nella vita viene spontanea e naturale.
L’amore è strano, non dà garanzie, è grande finché lo si vive, ma quando finisce è stato quasi sempre estremamente piccolo e ci sentiamo improvvisamente così inutili. Tutto quello che è stato è la somma di ciò che abbiamo dato e ciò che abbiamo ricevuto, e tirando le somme “l’avuto” diventa poco, se non inesistente, e nasce il rancore che a sua volta partorisce la disperazione. Quando finisce un amore non per colpa nostra, ma perché veniamo liquidati ingiustamente, il boccone è duro da mandare giù e restiamo appesi a quel filo chiamato disperazione, finché non giunge il tempo di un nuovo amore, di un nuovo abbraccio, oppure semplicemente il giorno della guarigione. Arriva un giorno in cui il dolore smetterà di fare male. Ci vuole del tempo, spesso troppo tempo, perché lo stato “straziante” in cui ci si trova non permette molto. Finche arderà il “rancore” è difficile pensare di poter andare oltre. Non resta che tener duro, combattere con forza contro “il niente” che ci è stato donato e fra le ceneri raccogliere “i ricordi buoni” perché ci sono sempre dei “ricordi buoni” da conservare, sempre, anche quando non sembra. Saranno i ricordi buoni la nostra forza, ci racconteranno che, comunque vada, l’amore vale sempre la pena.
Non si può respirare acqua.
Come ho fatto a illudermi di poter cambiare una persona,pensare che tutto poteva essere come in una fiaba…purtroppo le fiabe sono fiabe scritte ma la realtà è ben diversa!Ora sola chiedo solo di dimenticarti.
A volte quando respiro l’aria della tua assenza, penso alla fortuna che ho di poterti…