Gioacchino Rossini – Frasi d’Amore
L’amore soddisfatto è un piacevole passatempo; l’amore infelice è un dente guasto del cuore.
L’amore soddisfatto è un piacevole passatempo; l’amore infelice è un dente guasto del cuore.
I ricordi si fanno strada dentro la mia mente, le risate, gli odori, gli abbracci e le parole… quelle parole in cui credevo e che mi hanno fatto sperare, in qualcosa che deve ancora arrivare. Tutto è così semplicemente complicato… non trovo il tuo sorriso, non vedo più il tuo viso; non voglio piangere, non voglio vivere di un ricordo, ancora nitido nel mio cuore… e che ogni giorno mi fa male, mi fa pensare. Cosa devo fare per imprigionare ogni mio sentimento? Come cancellare questa immensa amicizia, da me amata e idealizzata, da te dimenticata e calpestata.
Mentre le tue labbra si avvicinano con un tenero baciomentre le tue mani sfiorano la pelle con dolci carezzementre sento il tuo respiro su di mesento il mio cuore battere sempre più forteun brivido di emozioni mi assale dolcementepoi le tue dolci parole, la melodia del tuo cuorei miei pensieri svanisconoti amoe tutto il resto non conta più.
Tagliami e vedrai sangue, uccidimi e vedrai la morte, amami e vedrai il paradiso.
Mi piacerebbe stare con te, sdraiato in un campo di fiori, a contemplare il cielo in assoluto silenzio, perché ogni parola sarebbe superflua.
E forse il tuo carattere non mi piaceva, né il tuo modo di comportarti, però ti amavo di un amore più forte del desiderio, più cieco della gelosia: a tal punto implacabile, a tal punto inguaribile, che ormai non potevo più concepire la mia vita senza di te. Ne facevi parte quanto il mio respiro, le mie mani, il mio cervello, e rinunciare a te era rinunciare a me stessa, ai miei sogni che erano i tuoi sogni, alle tue illusioni che erano le mie illusioni, alle tue speranze che erano le mie speranze, alla vita! E l’amore esisteva, non era un imbroglio, era piuttosto una malattia, e di tale malattia potevo elencare tutti i segni, i fenomeni.
Le mie voglie di baci e di parole, sono una stanza molto grande dove siede assurdamente il cuore. Vale a dire, sopravvive nel taglio delle sue strane correnti. Il mio cuore, cuore indomito, cuore pulsante. In questo mio tumulto del cuore, mentre aspetto, tutte le finestre sono aperte: entra la luce, entra il vento e sbatte gli scuri. In lontananza… il mare.