Gino Cervi – Frasi d’Amore
La più diffusa malattia degli occhi é l’amore a prima vista.
La più diffusa malattia degli occhi é l’amore a prima vista.
Ogni volta che penso se esiste il paradiso, casco sempre su frasi smielata su come tu sei il mio angelo.Ma stavolta ho capito. Quello che mi serve è il purgatorio della vita, è inutile morire per un luogo dove l’amore incondizionato toglie la capacità di star male per esso, dove la luce eterna mi priva della vista dei tuoi sorrisi illuminati dalla luce della luna e della tua pelle baciata dalla notte. Preferisco di gran lunga questo dolce purgatorio ad un paradiso senza gusto.
Sbilanciarsi sul “per sempre” è come avere la presunzione di comprare un gratta e vinci con la convinzione di aver già vinto senza grattare la patina grigia. Non si finisce mai di scoprire cosa c’è sotto quella patina grigia delle persone. E il più delle volte la scritta “non hai vinto” è grande almeno quanto le aspettative che ci eravamo creati.
“Cerca di capire” disse, “questo non è amore. Io sono stato innamorato, ma questa è un’altra cosa. Non è un sentimento mio, ma una forza esterna che si è impadronita di me. Ero partito perché avevo deciso che questo era impossibile, capisci, com’è impossibile la felicità, che non esiste sulla terra. Ma mi sono battuto con me stesso e vedo che senza di questo non c’è vita per me.
L’amore è come un mendicante cieco che vaga per il mondo senza meta, chiunque può riconoscerne il volto, ma solo chi gli andrà incontro potrà guardarlo negli occhi ritrovandoci i suoi.L’amore non scorge l’egoista ne il generoso, ma accoglie nel suo confortante abbraccio chiunque ne abbia cercato lo sguardo. Ama in modo incondizionato chi più di te sente la mancanza, ama te stesso e il frutto della eterna pienezza dimorerà per sempre nel tuo respiro.
Mi emoziona ancora rileggere di te nel mio diario, in quei fogli scritti distrattamente con la mano tremante. Mi emoziona ancora pensarti vicino, così vicino da poterti sfiorare con un bacio. Mi emoziona ancora il pensarmi allora: così tenera e indifesa, così ingenua e innamorata, allora non avevo paura. Ti ho vissuto senza se, senza ma né perché e non me ne rammarico. E posso dirti che t’amo ancora in quei ricordi.
In giovinezza ti contemplo, mia irraggiungibile venere; nel mezzo dell’esistenza vorrei viverti mia adorata speranza; nell’età avanzata vorrei adorarti mio grande tesoro. Tutto questo perché ti amo!