Pierluigi Cavarra – Angelo
Chiederò all’angelo “custode” se c’è posta per me… dal paradiso.
Chiederò all’angelo “custode” se c’è posta per me… dal paradiso.
Crediamo che gli angeli volano, ma guai a pensarlo. Crediamo che loro ci guardino da lassù, certo che no, quelli sono i satelliti e le web cam. Crediamo che gli angeli non mangiano o non siano vivi ma spiriti, quella è solo comoda fantasia; gli angeli camminano sono uomini in carne ed ossa, respirano, mangiano, vivono e qualcuno a volte un po’ bastardo, ma restano angeli. Sono uomini che ancora sostengono questi pezzi di società ormai caduta a pezzi; uomini che pur sbagliando credono ancora nel prossimo, hanno “vesti” di pelle e cuore e aiutano il prossimo perché ancora nell’umana follia ci credono provando dolore.
Ci sono angeli che non possono volare, che ogni giorno muoiono e poi rinascono per ricomporre il cuore in frantumi e posarlo su mani indegne, affinché venga di nuovo spezzato; noi li definiamo: “sensibili”, ma il mondo non è degno di loro, perché non sono di questo mondo!
La scopo primario della vita è la procreazione, il secondo è la morte.
Un bacio senza sentimento è come bere da un bicchiere vuoto.
Guarda… forse accanto a te c’è un angelo.
Gli angeli aspettano soltanto di poterci dare una mano quando ne abbiamo bisogno, sono lì…