Gigliola Perin – Anima
Sento quella musica che mi porta da te. Sento la strada farsi sempre più breve. Voglio perdermi tra le tue braccia, mentre le nostre labbra sussurrano la melodia che ruba i silenzi ai nostri cuori. Vivimi, anima mia.
Sento quella musica che mi porta da te. Sento la strada farsi sempre più breve. Voglio perdermi tra le tue braccia, mentre le nostre labbra sussurrano la melodia che ruba i silenzi ai nostri cuori. Vivimi, anima mia.
Cammino, senza voler arrivare. La mia meta è l’infinito. La mia realtà il camminare.
È speciale, quello che trascrivi nell’anima con l’inchiostro indelebile.
Appari di sbieco per non mostrare la tua debolezza ma nel farlo mostri più di quanto immagini: diffidenza, indulgenza sensualità, malinconia eleganza, fragilità. Nel nasconderti in parte ti mostri nella tua interezza.
Al senso che la luce prende tu indovini l’anima.
Noi, un senso che forse non troverò mai. Noi, che ci cerchiamo come due assettati d’amore. Noi, dove basta un semplice sfiorarci per far smettere di battere il cuore. Noi, che nascondiamo gli occhi perché direbbero troppo. Noi, che fingiamo d’amare altri amori per non lasciare che il mondo capisca. Noi, che vediamo il corpo che amiamo stringer in un abbraccio un altro corpo. Noi, che fingiamo e nello stesso tempo moriamo mentre la nostre anime vengono trafitte.
Curami. Amami. Saziami. Viziami. Un’anima piena di lividi ha bisogno di tutto questo.