Michelangelo Da Pisa – Anima
Le infiltrazioni di quotidianità sottopelle non riusciranno a far marcire il mio animo.
Le infiltrazioni di quotidianità sottopelle non riusciranno a far marcire il mio animo.
Non ve ne rendete conto? Ci ingozziamo di superfluo e ricerchiamo disperatamente semplicità.
Anima o corpo, buio o luce, vicini o distanti: nulla poteva impedire quella sintonia che mescolava la nostra essenza.
Non insisto per educazione, non desisto per determinazione.
Dove cade l’anima quando ormai ti è morto il cuore? Cerchi un angolo di cielo…
Non sempre è facile per me mettere nero su bianco i miei pensieri e scrivere cosa sto pensando in quel preciso istante, prendere la mira, modulare, limare, poi tornarci sopra dopo un po’ e vedere l’effetto che mi fa. E dire che ho sempre bisogno di spiegarmi, e quale mezzo migliore della parola scritta? Che grande strumento, e che grande opportunità. Scrivere è un modo per lasciar andare le mie emozioni che mi animano. Le parole escono come un fiume, e scrivo pagine e pagine di getto senza pensarci troppo e rendendo palpabile l’invisibile, e comunicare ciò che non si può sempre descrivere. Ma una volta scritto quello resta per sempre è bello rileggere le mie sensazioni passate che riaffiorano durante la lettura! Insomma! Scrivere pensieri con l’anima per non dimenticare.
È una strana forma di condensazione quella che vede passare la mia anima dallo stato emozionale a quello liquido.