Edvania Paes – Anima
Se non si è in grado di toccare l’anima, come si può pretendere di sfiorare il corpo?
Se non si è in grado di toccare l’anima, come si può pretendere di sfiorare il corpo?
Io sono semplicemente convinto che qualche parte del Sè o dell’Anima dell’uomo non sia soggetta alle leggi dello spazio e del tempo.
Allora si guardava con più ostinazione, cercando con la forza della volontà di cancellare la fisionomia della madre, di sottrarla, così da far rimanere solo ciò che era lei stessa. Quando ci riusciva era un momento di ebbrezza l’anima saliva sulla superficie del corpo come quando un equipaggio irrompe dal ventre della nave, riempie tutto il ponte di coperta, agita le mani verso il cielo e canta.
La mia anima vive una malinconia, che quando non mi uccide, mi toglie la vita.
Un cuore lieto fa bene al corpo, uno spirito abbattuto inaridisce le ossa.
O anima mia, io t’ho dato il diritto di dire di no, come la tempesta, e di dire di sì, come dice di sì il cielo aperto.
Non sono asociale, diffido. Il cuore non può sempre essere cascata; quando sbatti il muso su muri spigolosi più volte, cosa hai da versare se non sangue. E l’anima è così, tant’è vero che riconosce i muri e si prepara al colpo; forse per non versare buona parte di cuore.