Domenica Borghese – Anima
Chiudo la porta in faccia alle falsità e mi abbandono tra le braccia del sincero riposo. Dormire è la condizione umana più vicina alla felicità! Il silenzio canta parole d’amore al cuore e l’anima mia si sente amata.
Chiudo la porta in faccia alle falsità e mi abbandono tra le braccia del sincero riposo. Dormire è la condizione umana più vicina alla felicità! Il silenzio canta parole d’amore al cuore e l’anima mia si sente amata.
Spogliarmi è il mio peggior difetto. Troppo spesso un cuore spogliato e un’anima nuda sono destinati a morire di freddo.
Ai nostri errori, da noi stessi sconfitti, dedichiamo questa lettura. Loro unica consolazione.
A volte mi capita di giocare con un’idea, vaga all’inizio, poi sempre più consistente. Cerco sempre di vedere se è un’equazione valida, se esiste nella matematica. Quando una legge da ragione a quello che pensavo, il mio pensiero diviene secondario, di poca importanza, perché quello che conta è la legge. Se dopo i festeggiamenti che Dio sta tenendo con i suoi angeli per la riuscita duplicazione di luce universale… se quell’Essere superiore a Dio che Dio invidiava lo raggiungesse, non troverebbe anima viva. Perché Dio si sarà consumato nel fuoco della sua avidità e della sua corruzione, che voleva per qualcun altro solo perché la verità non era di suo gradimento. L’inversione della legge peggiorerà la sua situazione e il punto critico dell’atomo, proprio per questo modo colpito… e affondato due volte, da una parte e dall’altra. Dio contro Dio, una bella lotta. Sinceramente, mi diverte. E non me ne importa. Il destino è portentoso, anche se una perdita, perpetrata da Dio per attribuirsi maggiore spirito e oro con la morte, lascia un segno indelebile nell’anima. Se me ne importasse, farei la stessa fine di Dio e degli angeli. E lo sa l’Onnipotente chi ci sarà dove Egli adesso siede, quando ci arriverò io? Nessuno.
La distanza si annulla se due anime si sentono in sintonia cercandosi anche nei pensieri.
Poteva disegnarle l’anima, l’aveva vista negli occhi.
Entro ed esco dal mio corpo di continuo. Massimizzo le mie giornate cercando di mangiarmi la vita, la sera crollo, mi rendo conto che è lei che sta cibandosi di me.