Nicola Aghilar – Accontentarsi
Lo sò, fare il cetriolo non è il massimo… ma a volte è meglio che fare l’ortolano!
Lo sò, fare il cetriolo non è il massimo… ma a volte è meglio che fare l’ortolano!
Fortunatamente la giustizia esiste; non quella divina (per essa vedremo, meglio il più tardi possibile) ma quella che si attende per anni e sembra volerti schifare a vita.Adesso non importa perché si ricorda di te: se perché il susseguirsi di eventi l’hanno portata inesorabilmente verso di te (quindi per puro culo) o perché semplicemente gli fa comodo.L’importante è che ci sia. Dai, siamone felici, altrimenti davvero sarebbe il caso di dire che “non siamo mai contenti di niente” e poi, cosa più importante, potrebbe imbastardirsi e continuare a non considerarti. Quindi tanto di cappello, giustizia, di qualsiasi natura tu sia, benvenuta!
È da sciocchi lottare per poi accontentarsi di ciò che non si desidera.
Prendiamo la vita come vita di petto. I filosofi per quanto sono stati e sono visionari e molto stravaganti, se hanno detto qualcosa un fondo di verità nelle loro parole e la parola… speranza. E se non c’è la facciamo mancare non ci sentiremo mai soli. Si può essere soli anche quando si è circondati di gente che alla fine non ti riempie la vita, è di passaggio e magari non la vedi più, allo stesso tempo ci si può non sentire soli anche quando non si ha nessuno vicino.Solitudine non significa non avere amici con cui passare una giornata La vera solitudine è non poter condividere te stesso con qualcuno.
L’aria che si respira e che ti accarezza la pelle è diversa da quella provata…
Nonostante il consumismo esasperato, l’opportunismo, la falsità e l’ipocrisia da parte di molti, il Natale è ancora un momento magico ed intenso che ci aiuta a riflettere sulle conclusioni troppo affrettate e sui certi insulti, litigi e sconfitte che potrebbero essere evitati.
Il nostro passatoLa vita va goduta giorno per giorno, imparando a gioire per le piccole cose e per quelle che ci sembrano scontate tipo un tetto sopra la testa o il cibo fino ad arrivare al canto degli uccellini, il fruscio del vento fra gli alberi, ma non si deve mai mai dimenticare il nostro passato, bello o brutto che sia stato, ma appartiene a noi perché il passato è in funzione del presente, senza passato commetteremmo sempre gli stessi errori e non capiremmo i nostri diritti attuali e il perché delle cose che ci circondano. Oggi viviamo in una società che ha dimenticato il suo passato e questo ci sta portando a non poter gioire del presente e a essere indifferenti, ovvero fregarcene come se fossimo persone senza scrupoli, non capendo quello che ci stanno togliendo, per che la prima cosa che ci tolgono è la coscienza di ciò che abbiamo acquisito e conquistato.