Rossella Porro – Accontentarsi
Non ho bisogno di dire come sono per rassicurare gli altri anche perché prima dovrei conoscermi e credo di essere solo al primo appuntamento con me stessa.
Non ho bisogno di dire come sono per rassicurare gli altri anche perché prima dovrei conoscermi e credo di essere solo al primo appuntamento con me stessa.
È proprio quell’insana abitudine di prendersi sempre troppo sul serio che ci fa essere alle volte ridicoli.
Dove si nasconde la sensibilità? Forse tra le pieghe nascoste del dolore? Forse nel timore di non essere adeguato? Forse nel bisogno di aspettare che siano gli altri a capire, a perdonare, ad aspettare, a lenire le ferite, a darti certezze… è forse qui che si nasconde? No, non è qui che si nasconde, questa io la chiamo fragilità.
Ho aspettato fin troppo che arrivasse il momento in cui potevi dire “adesso va tutto…
No, non puoi capirequesta silentescintilla chearde nelle viscere nascoste.Se il silenzioti è molestoperché delle urla sei maestrono, tu non puoi capire…
Ogni scritto ha un suo spessore come le mine delle matite da disegno, ognuna traccia un segno, le b sono morbide, più è alto il numero più sono morbide, le h sono dure, più è alto il numero più sono dure, la hb è quella intermedia e anche la più comune. A chi legge o esamina la scelta!
Si può essere come una bottiglia di vino senza etichetta, di cui non si conosce il sapore né il colore allora si deve imparare a sopportare le etichette che altri anche senza aver neppure sentito il profumo del vino saranno soliti appiccicarti.