Paola Melone – Anima
Vivere in superficie è apparire e chi appare non è. Chi traccia dei solchi, chi scava nell’intimo della propria anima e riesce a toccarla, a graffiarla, ad accarezzarla e riportarla alla luce, non appare, ma è.
Vivere in superficie è apparire e chi appare non è. Chi traccia dei solchi, chi scava nell’intimo della propria anima e riesce a toccarla, a graffiarla, ad accarezzarla e riportarla alla luce, non appare, ma è.
Ed è nel più vasto dei silenzi, che il dolore penetra negli strati più profondi…
Tu fai volare la mia anima al di sopra del cielo, e indovina un po’?…
A volte non riesco a trattenere con i versi le emozioni scaturite dalle tante immagini…
Non c’é alcun rapporto fra gli asparagi e l’immortalità dell’anima. […] Gli asparagi si mangiano, mentre l’immortalità dell’anima no.
Mai assecondare troppo la propria solitudine: si finisce con l’amare il proprio carnefice.
Le carezze insegnano più degli schiaffi. E le parole dolci, e gli abbracci. I ricordi sono silenziosi, bussano all’anima come amici lontani. E più delle lacrime ricordi i sorrisi. Più delle paure ricordi le gioie. Più dei rimproveri ricordi ciò che ti hanno insegnato i gesti. E più di ogni altra cosa, dopo, ti mancheranno alcuni profumi.