Sara Brillanti – Ateismo
Perché essere credenti per definirsi esseri viventi?
Perché essere credenti per definirsi esseri viventi?
Genialità e follia sono sinonimi, separati da un sottile foglio di carta velina, impastato di consapevolezza.
Dovendo fare un viaggio con qualcuno, preferirei mille volte la compagnia di un ateo che…
Puoi amare cento persone, ma le amerai in cento modi diversi.
Vado dove tira il vento, sempre e comunque in balìa di un sentimento. Quando il vento cambia rotta lo seguo, l’amore svanisce sempre, il vento non cessa mai a meno che non lo voglia io.
Nemmeno uno di noi ha deciso di nascere, né tantomeno ha potuto scegliere in quale parte del mondo venire al mondo; di conseguenza, nessuno sceglie quale lingua madre avere, nessun italiano ha scelto di imparare a parlare prima la lingua italiana. E ora veniamo alla religione: quanti cristiani, musulmani o induisti hanno scelto di nascere in una famiglia cristiana, musulmana o induista? Ovviamente nessuno, per lo stesso motivo spiegato prima. Quindi, siccome quasi tutti i credenti si limitano a continuare a seguire la religione tramandata dalla famiglia di nascita, ne consegue che, quasi tutti, sono diventati cristiani, musulmani o induisti per lo stesso adattamento dovuto al caso che si verifica per la lingua madre.
Ed è aspettandosi niente che spesso non arriva proprio niente.