Michele Gentile – Ateismo
Provo a spiegarteli io, amico, questi nostri tempi: Dio ci ha generato e subito dopo abbandonato sul sagrato del peccato; per Satana è stato un gioco da ragazzi adottarci!
Provo a spiegarteli io, amico, questi nostri tempi: Dio ci ha generato e subito dopo abbandonato sul sagrato del peccato; per Satana è stato un gioco da ragazzi adottarci!
Io sono nessuno ma spesso è proprio nessuno che i giganti temono maggiormente.
Il mare ruggiva, schiumava rabbia. Nessuno si accorse di quel sogno naufragato a poche miglia dalla spiaggia. Lei (ed era la cosa più importante ) si sarebbe salvata, questo era certo. Sapeva nuotare, sapeva lottare, sapeva anche amare. Il mare ruggiva, schiumava rabbia. Qualcuno si accorse di quel cuore stremato a poche miglia dalla felicità.
Dio è la più grande collisione del sentimento con la crudezza del nulla.
Ci si può chiedere perché darsi la pena di confutare le allegazioni di un Trattato di ateologia che non tiene la strada, da qualunque lato lo si prenda. È fare molto onore a un libro la cui sostanza intellettuale è molto magra. Non si tratta di rispondergli sullo stesso tono, ma neppure di lasciar passare, senza suonare la campanella, un’aggressione simile.
La Bibbia dice, “Ama il prossimo tuo”. Potrebbe anche voler dire lascialo in pace.
Quando il credente dice “Dio” e l’ateo dice “uomo”, l’agnostico dice “destino”.
Io sono nessuno ma spesso è proprio nessuno che i giganti temono maggiormente.
Il mare ruggiva, schiumava rabbia. Nessuno si accorse di quel sogno naufragato a poche miglia dalla spiaggia. Lei (ed era la cosa più importante ) si sarebbe salvata, questo era certo. Sapeva nuotare, sapeva lottare, sapeva anche amare. Il mare ruggiva, schiumava rabbia. Qualcuno si accorse di quel cuore stremato a poche miglia dalla felicità.
Dio è la più grande collisione del sentimento con la crudezza del nulla.
Ci si può chiedere perché darsi la pena di confutare le allegazioni di un Trattato di ateologia che non tiene la strada, da qualunque lato lo si prenda. È fare molto onore a un libro la cui sostanza intellettuale è molto magra. Non si tratta di rispondergli sullo stesso tono, ma neppure di lasciar passare, senza suonare la campanella, un’aggressione simile.
La Bibbia dice, “Ama il prossimo tuo”. Potrebbe anche voler dire lascialo in pace.
Quando il credente dice “Dio” e l’ateo dice “uomo”, l’agnostico dice “destino”.
Io sono nessuno ma spesso è proprio nessuno che i giganti temono maggiormente.
Il mare ruggiva, schiumava rabbia. Nessuno si accorse di quel sogno naufragato a poche miglia dalla spiaggia. Lei (ed era la cosa più importante ) si sarebbe salvata, questo era certo. Sapeva nuotare, sapeva lottare, sapeva anche amare. Il mare ruggiva, schiumava rabbia. Qualcuno si accorse di quel cuore stremato a poche miglia dalla felicità.
Dio è la più grande collisione del sentimento con la crudezza del nulla.
Ci si può chiedere perché darsi la pena di confutare le allegazioni di un Trattato di ateologia che non tiene la strada, da qualunque lato lo si prenda. È fare molto onore a un libro la cui sostanza intellettuale è molto magra. Non si tratta di rispondergli sullo stesso tono, ma neppure di lasciar passare, senza suonare la campanella, un’aggressione simile.
La Bibbia dice, “Ama il prossimo tuo”. Potrebbe anche voler dire lascialo in pace.
Quando il credente dice “Dio” e l’ateo dice “uomo”, l’agnostico dice “destino”.