Marghy Ferrara – Comportamento
La mia più alta aspirazione non è farmi conoscere, ma farmi sempre riconoscere.
La mia più alta aspirazione non è farmi conoscere, ma farmi sempre riconoscere.
Rimangono approcci quelli consumati dentro fili di seta che scompaiono. Solo mutazioni della pelle sciolte…
L’angoscia rivela alla coscienza la nostra libertà e testimonia la costante modificabilità del progetto iniziale. Nell’angoscia non ci limitiamo a renderci conto del fatto che i possibili da noi progettati sono costantemente rosi dalla nostra libertà in attuazione, ma comprendiamo inoltre la scelta, ossia noi stessi, come ingiustificabili; il che vuol dire che ci rendiamo conto che la scelta non trae origine da alcuna realtà anteriore, ed è anzi, tale da dover fungere da fondamento dell’insieme dei significati che costituiscono la realtà. In tal modo siamo costantemente impegnati nella scelta di noi stessi e costantemente consapevoli di poter bruscamente rovesciare la scelta ed invertire la rotta. Siamo pertanto sotto la costante minaccia della nullificazione della nostra scelta attuale, sotto la costante minaccia di divenire altri da ciò che siamo. Proprio per il fatto di essere assoluta, la nostra scelta è fragile.
Se per buon fine tutti gli oggetti sono utili all’uomo.
Le belle persone camminano sempre in punta di piedi, quelle brutte fanno sempre molto rumore.
Rispettare se stessi per rispettare gli altri e capire se stessi per capire gli altri sono le mie sante verità.
Non abbiate paura di aver paura, osate.