Ilaria Pasqualetti – Comportamento
Non mi piace essere al centro dell’attenzione ma quando m’incazzo mi notano sicuramente.
Non mi piace essere al centro dell’attenzione ma quando m’incazzo mi notano sicuramente.
Ci saranno quelle persone che avranno sempre un posto speciale nel mio cuore, quelle persone che, negli anni, hanno saputo conquistarlo e trattarlo a dovere, resteranno li in modo che io possa sentirle vicine anche se sono lontane, anche quelle che sono ormai anni luce da me, anche quelle con cui non parlo più, perché a modo loro mi hanno dato tanto, e per me le persone non si cancellano con uno schiocco di dita.
Non dimenticare mai le buone maniere, l’educazione, con chiunque la meriti, anche se non particolarmente…
Parlare a volte è diventato inutile. Ascoltare a volte diventa stancante. Quando mi confronto con chi ha bocca per dirti la sua ma mai orecchie per ascoltare non merita e non vale il tempo che gli stai dedicando. Il mio non è ne orgoglio ne presunzione. La mia è solo voglia di dedicarmi a chi oltre che dirmi la sua visone delle cose è in grado non dico di “capire”, ma almeno di “ascoltare” la mia!
Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l’utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l’imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro, nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro: niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili. Sono tanti arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici guardali stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere. Come lucertole si arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno, spendono, spandono e sono quel che hanno.
Subito capii che i miei genitori mi odiavano: i miei giochini per il bagnetto erano un tostapane e una radio.
Non lasciarmi la mano, potrei perdermi!
Ci saranno quelle persone che avranno sempre un posto speciale nel mio cuore, quelle persone che, negli anni, hanno saputo conquistarlo e trattarlo a dovere, resteranno li in modo che io possa sentirle vicine anche se sono lontane, anche quelle che sono ormai anni luce da me, anche quelle con cui non parlo più, perché a modo loro mi hanno dato tanto, e per me le persone non si cancellano con uno schiocco di dita.
Non dimenticare mai le buone maniere, l’educazione, con chiunque la meriti, anche se non particolarmente…
Parlare a volte è diventato inutile. Ascoltare a volte diventa stancante. Quando mi confronto con chi ha bocca per dirti la sua ma mai orecchie per ascoltare non merita e non vale il tempo che gli stai dedicando. Il mio non è ne orgoglio ne presunzione. La mia è solo voglia di dedicarmi a chi oltre che dirmi la sua visone delle cose è in grado non dico di “capire”, ma almeno di “ascoltare” la mia!
Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l’utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l’imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro, nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro: niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili. Sono tanti arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici guardali stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere. Come lucertole si arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno, spendono, spandono e sono quel che hanno.
Subito capii che i miei genitori mi odiavano: i miei giochini per il bagnetto erano un tostapane e una radio.
Non lasciarmi la mano, potrei perdermi!
Ci saranno quelle persone che avranno sempre un posto speciale nel mio cuore, quelle persone che, negli anni, hanno saputo conquistarlo e trattarlo a dovere, resteranno li in modo che io possa sentirle vicine anche se sono lontane, anche quelle che sono ormai anni luce da me, anche quelle con cui non parlo più, perché a modo loro mi hanno dato tanto, e per me le persone non si cancellano con uno schiocco di dita.
Non dimenticare mai le buone maniere, l’educazione, con chiunque la meriti, anche se non particolarmente…
Parlare a volte è diventato inutile. Ascoltare a volte diventa stancante. Quando mi confronto con chi ha bocca per dirti la sua ma mai orecchie per ascoltare non merita e non vale il tempo che gli stai dedicando. Il mio non è ne orgoglio ne presunzione. La mia è solo voglia di dedicarmi a chi oltre che dirmi la sua visone delle cose è in grado non dico di “capire”, ma almeno di “ascoltare” la mia!
Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l’utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l’imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro, nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro: niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili. Sono tanti arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici guardali stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere. Come lucertole si arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno, spendono, spandono e sono quel che hanno.
Subito capii che i miei genitori mi odiavano: i miei giochini per il bagnetto erano un tostapane e una radio.
Non lasciarmi la mano, potrei perdermi!