Luana Donati – Comportamento
Alcune volte i miei pensieri “parlano” più di me. Ho pensieri logorroici.
Alcune volte i miei pensieri “parlano” più di me. Ho pensieri logorroici.
Io non vivo di equivoci. Se non mi piace una persona non la saluto per primo, non gli offro da bere, non concedo dettagli, gli do consigli solo se mi vengono richiesti e non mi applico ma faccio sfoggio di luoghi comuni.
L’invidia e’qualcosa di semplicissimo di sole 4 parole: Io vorrei essere te.
Non c’è di peggio che inveire contro i lamenti di un infelice.
La rabbia spesso trasforma in odio, e dall’odio passa al rancore, e dal rancore non si uscirà, se non mutilati dal proprio dolore, come una guerra dentro di sè che non ha vincitori ne vinti.
Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia.
Se fossimo capaci di prevedere il futuro, eviteremmo di fare un sacco di “puttanate”, ma potremmo aiutarci, accendendo il cervello prima di scrivere “cazzate”, o peggio ancora, per qualcuno, a pronunciarle con quel “cesso” di bocca.
Io non vivo di equivoci. Se non mi piace una persona non la saluto per primo, non gli offro da bere, non concedo dettagli, gli do consigli solo se mi vengono richiesti e non mi applico ma faccio sfoggio di luoghi comuni.
L’invidia e’qualcosa di semplicissimo di sole 4 parole: Io vorrei essere te.
Non c’è di peggio che inveire contro i lamenti di un infelice.
La rabbia spesso trasforma in odio, e dall’odio passa al rancore, e dal rancore non si uscirà, se non mutilati dal proprio dolore, come una guerra dentro di sè che non ha vincitori ne vinti.
Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia.
Se fossimo capaci di prevedere il futuro, eviteremmo di fare un sacco di “puttanate”, ma potremmo aiutarci, accendendo il cervello prima di scrivere “cazzate”, o peggio ancora, per qualcuno, a pronunciarle con quel “cesso” di bocca.
Io non vivo di equivoci. Se non mi piace una persona non la saluto per primo, non gli offro da bere, non concedo dettagli, gli do consigli solo se mi vengono richiesti e non mi applico ma faccio sfoggio di luoghi comuni.
L’invidia e’qualcosa di semplicissimo di sole 4 parole: Io vorrei essere te.
Non c’è di peggio che inveire contro i lamenti di un infelice.
La rabbia spesso trasforma in odio, e dall’odio passa al rancore, e dal rancore non si uscirà, se non mutilati dal proprio dolore, come una guerra dentro di sè che non ha vincitori ne vinti.
Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia.
Se fossimo capaci di prevedere il futuro, eviteremmo di fare un sacco di “puttanate”, ma potremmo aiutarci, accendendo il cervello prima di scrivere “cazzate”, o peggio ancora, per qualcuno, a pronunciarle con quel “cesso” di bocca.