Antonio Curnetta – Comportamento
Dormire è liberarsi dal peso del proprio corpo e della propria esistenza.
Dormire è liberarsi dal peso del proprio corpo e della propria esistenza.
Maledetti coloro che, assuefatti al dolore, perdono anche la pietà.
Recitavo, senza volerlo, la parte fondamentale dello “sporcaccione infame e ripugnante”, vergogna del genere umano che è attestata ovunque nel corso dei secoli, di cui tutti hanno sentito parlare, come del Diavolo e del Buon Dio, ma che resta sempre così diverso, così sfuggente, in terra e in vita, inafferrabile insomma.
Attribuire il senso giusto alle parole, rende la persona unica.
Una minestra senza sale, un prato senza farfalle, una tavolozza di colori senza il rosso,…
Non si può comprendere ciò che non si vive direttamente. In questo senso, chi non ha ancora vissuto un dolore dovuto alla perdita di una persona cara e importante, può solo teorizzare, immaginare. Capisci che non comprende quando inizia a pretendere reazioni e comportamenti impossibili a chi sta attraversando un grande dolore e, nel peggiore dei casi, quando arriva a prendere in giro la sua sofferenza, il suo aver bisogno di tempo, di stare solo, di fare ciò che gli sembra giusto in quel momento così difficile.
Fai come i dinosauri: estinguiti. E abbi la decenza di non lasciare fossili.