Silvana Stremiz – Comportamento
Quando usiamo la parola, dovremmo sempre considerare quanto possa ferire.
Quando usiamo la parola, dovremmo sempre considerare quanto possa ferire.
Rubicondo è il sorriso di chi gioca tra i riflessi del sole, moribondo invece chi soffoca nel buio della notte. Possa l’esempio dei pochi che gioiscono ai caldi raggi, ispirare i molti che vivono nell’attesa di un trionfo nel buio abisso di un fosso. Non esistono trionfi diversi da quelli sospirati dal cuore, tacciano le false voci che assordano l’anima e si dia risalto all’unica e sola voce degna di parlare quella del cuore.
Spesso, si recita a soggetto, come diceva Pirandello, ognuno di noi rappresenta la sua parte, ad alcuni riesce bene (perché sinceri) ad altri male (perché sono poco onesti ed anche denigratori! ) Questo è un comportamento da aborrire!
È molto peggio una persona arrabbiata che sta in silenzio che una che sclera, urla e sbraita.
Il “troppo” e il “basta” sono a volte dei limiti che ci poniamo. Il non farlo a volte è non sapersi accontentare.
Ho un’arcana attrazione per le case abbandonate, private dell’umano calore, per le loro finestre vista cielo, per la loro dignità impolverata, per la natura che inesorabilmente fagocita i suoi ricordi. Starei ore ad ascoltare le storie che le pareti scarnificate sussurrano, stanche, ma mai asservite al tempo.
Ho acceso un sorriso e spento la malinconia. Ho scacciato la tristezza e abbracciato l’ottimismo…