Fiorella Cappelli – Comportamento
L’anzianità, vissuta come vecchiaia, va incontro a morte certa.
L’anzianità, vissuta come vecchiaia, va incontro a morte certa.
Come mi sento? Ferito, ma quando smetterò di autocommiserarmi, un nuovo muro sarà eretto nel mio cuore, più forte di quello che già c’era.
Perché quando il troppo è davvero troppo, l’unica cosa che desideri è il silenzio intorno a te, per poter finalmente dedicarti alla soluzione dei problemi tuoi e ascoltare la tua voce interiore, tra fiumi di parole superflue che ti vengono inopportunamente scaricati addosso. Non si tratta di esserci o non esserci, ma semplicemente di sentire il bisogno impellente di drenare mente, corpo e spirito. Laddove proliferano veleni per l’anima, occorre fermare il passo e riflettere su percorsi alternativi da intraprendere. Il più bel dono offerto dall’amicizia e dall’amore è la comprensione dei silenzi dell’altro, l’esserci senza invadere un campo già di per sé fragile. Chi comprende ciò, e a te ci tiene, saprà raggiungerti nell’altrove; tutti gli altri continueranno a lamentarsi della tua presunta assenza, con immotivato vittimismo e cieco egocentrismo.
Se una donna si pente veramente, deve andare da un cattivo sarto, altrimenti nessuno le crederà.
I benefici sono piacevoli fino a che sappiamo di poterli contraccambiare. Quando superano di molto questa possibilità la riconoscenza fa posto all’odio.
La ghianda genera la quercia che a sua volta la produce.
Se non ti prendi cura di ciò che ami, non pretendere le stelle, la luna…