Giuseppe Fiori – Comportamento
Il pessimo intenditore fa di me un genio incompreso, nell’istante stesso che non vengo compreso in pubblico.
Il pessimo intenditore fa di me un genio incompreso, nell’istante stesso che non vengo compreso in pubblico.
Quando mostri te stesso, la tua realtà, modi di pensare, l’essere vero perché non abbiamo bisogno di recitare e tanto meno di chiedere. Non si è mai accettati, ci guarderanno sempre con occhi dell’odio, come se fossimo dei diavoli.
O Pamela, questo è il bene dell’essere dimezzato: il capire d’ogni persona e cosa al mondo la pena che ognuno e ognuna ha per la propria incompletezza. Io ero intero e non capivo, e mi muovevo sordo e incomunicabile tra i dolori e le ferite seminati dovunque, là dove meno da intero uno osa credere. Non io solo, Pamela, sono un essere spaccato e divelto, ma tu pure e tutti. Ecco ora io ho una fraternità che prima, da intero, non conoscevo: quella con tutte le mutilazioni e le mancanze del mondo. Se verrai con me, Pamela, imparerai a soffrire dei mali di ciascuno e a curare i tuoi curando i loro.
In presenza del funzionario che non conosce il senso del servizio la delicatezza non serve.
Non sono la tipica serratura che si fa chiavare da tutti.
Trarrà grande giovamento dall’analisi della propria esperienza colui che, una volta scoperto di aver riposto le proprie aspettative in situazioni non consone, non rimarrà deluso dalla propria delusione.
Forse pensi di essere furbo a giurare amore sapendo di mentire, potrai ingannare subito ma…