Mariangela Terlizzi – Frasi d’Amicizia
A volte meno credi in qualcosa e più ti agganci ad ogni speranza. Autolesionismo umano, nient altro.
A volte meno credi in qualcosa e più ti agganci ad ogni speranza. Autolesionismo umano, nient altro.
Le migliori amicizie hanno dei terreni inesplorati che non si dissodano mai.
Ti immagini quante cose sanno i fiumi nel corso dei secoli… e scorrono in silenzio…
Guai a coloro – dissi – che si servono dell’influenza che hanno su di un cuore per rapirgli le semplici gioie che esso sa procurare a se stesso! Tutti i doni, tutte le premure della terra non compensano un istante di spontaneo piacere, rapitoci dalla gelosa importunità del nostro tiranno! […] Tutti ogni giorno dovrebbero dirsi: tu non puoi far altro per i tuoi amici che lasciar loro le gioie che hanno, e render più vivo il loro piacere, godendone con essi. Infatti, potresti tu, se il loro animo fosse tormentato da un’angosciosa passione e oppresso dal dolore, versar loro una goccia di balsamo consolatore?E quando l’ultima più dolorosa malattia sorprenderà la creatura che tu avrai tormentato nel fiore degli anni, e che giacerà in uno stato di compassionevole esaurimento, quando il suo occhio spento sarà rivolto al cielo e il freddo sudore della morte bagnerà la sua pallida fronte, e tu starai presso il letto come un condannato, con l’intimo sentimento di non poter far nulla nonostante tutto il tuo buon volere, allora una profonda angoscia ti stringerà, pensando che daresti tutto al mondo per poter infondere nella creatura morente una stilla di forza, una scintilla di coraggio!
Preferisco di più le persone dell’Africa che quelle dell’Italia. Il motivo c’è. È un piccolo motivo ma con molto valore: Loro hanno un cuore.
Ognuno di noi è un albero che cresce rigoglioso in un giardino.Questo albero è posto al centro del giardino, riscaldato dai raggi del sole e illuminato dalla luce della luna. In questo giardino l’albero non è solo. Accanto a lui ci sono altri alberi, fiori, cespugli che lo circondano, lo proteggono, ne accolgono le foglie cadenti nelle giornate d’autunno. Ma, purtroppo, accanto a questi “amici”, possono comparire i rovi che, man mano, distruggono questo equlibrio perfetto, fanno morire i fiori e iniziano ad attaccare anche la corteccia dell’albero. Questi rovi di lì a poco vengono estirpati, ma lasciano nell’albero una cicatrice queasi indelebile, fino a quando, la nascita di nuovi fiori e nuova erba, più forti e saldi di quella uccisi dai rovi, ridonano al giardno tutta la sua bellezza.
Non la si sceglie…Succede e nemmeno ti accorgi…Ti innamorati di una persona senza saperlo, quella…