Mariella Buscemi – Abilità
Ho lottato con le unghia per riconquistare ciò che amavo finché non mi ha bacchettata la maturità, percosso l’esperienza e battuto la realtà.
Ho lottato con le unghia per riconquistare ciò che amavo finché non mi ha bacchettata la maturità, percosso l’esperienza e battuto la realtà.
Non c’è sfida impossibile da vincere per chi ha volontà e fede.
È necessario avere un buon filo per cucire un tessuto di qualità che si chiami…
Una buona volontà sa evitare la causa prima degli effetti.
Nessuno riesce a convincere le persone semplici come coloro che parlano un linguaggio incomprensibile.
Il talento ce l’hai o non ce l’hai, io non ce l’ho; e allora? No…
Mi accosto all’immagine di una lastra di marmo. Piatta e fredda, si direbbe. Io, invece, rispondo: piena di venature. Porzioni levigate, bianche e finissime, altre granulose, intervalli di grigio tendente al nero o sfumati a cogliere accenni di azzurro, per poi, farsi più marcati e sembrare lividi. Ecco perché mi risaltano le venature, per via dei lividi con i quali entro, spesso, in confidenza perché senza non ci so stare e me li infliggo io per prima, anticipando i colpi di chi, pronto con la frusta in mano, mi farebbe ancor più male. Questo è il mio personale concetto di “tra i due mali, meglio quello minore” e quello minore è quello che m”infliggo io, si fa per dire, per carità, ché io picchio duro con il sadismo che mi tiene a braccetto e mi dà il salario a fine mese, lavoro alle sue dipendenze ed in tempi di crisi, non posso fare neppure la preziosa.