Angelo Giordano – Frasi d’Amicizia
Tu caro amico, forse io faccio poco per te, ma il poco che ho e do è dal cuore. Tu quello che fai per me è molto, già solo la tua presenza mi arricchisce.
Tu caro amico, forse io faccio poco per te, ma il poco che ho e do è dal cuore. Tu quello che fai per me è molto, già solo la tua presenza mi arricchisce.
A volte egoisticamente suoniamo alla “porta” di un amico per il piacere di sapere che tutto gli sta andando bene… e con il bisogno estremo di parlare, di essere ascoltati mentre la malinconia sta abbracciando la nostra anima con una morsa di freddo da toglierci il respiro. Nel mentre che parliamo sentiamo la sua distrazione come un pugno allo stomaco ed anche l’ultima illusione di un ascolto amicale si consuma, si spegne in un attimo. L’amicizia non può funzionare se è a senso unico, quando ad ascoltare è uno solo e a suonare il “campanello” della presenza è sempre la stessa persona. E se quella lacrima che sta scavando passa inosservata e graffi di parole distratte, circostanziali, arrivano come gelo al cuore, è arrivato il momento giusto per chiudere quella porta a chiave e andarcene senza voltarci a costo di farci male per poter stare bene.
Donare con amore a chi merita dono, fa bene al cuore, e a chi non merita e non si aspetta il donato sarà più grande il dono nel donare.
Il cammino della vita è fatto di salite e discese, mentre sei in salita non devi dimenticarti dei vecchi amici che sono rimasti un po’ indietro, perché saranno gli unici che ti prenderanno per mano quando sarai in discesa, per non farti cadere.
Su questa panchina noi, a raccontare dei nostri Eroi.Le mani giunte come per non lasciarsi andare, i piedi che sfregano sull’erba mentre sono occhi e gesti a parlare.Parole dipingono la bocca.Dal niente estrapoli i miei umori e comprendi i miei dispiaceri.È confortante sai la tua vicinanza che sembra riflettere la mia essenza.Una cura la tua presenza.Ci scriviamo sulla pelle affacciate al panorama della nostra mente.Ci regaliamo battiti lenti e veloci che sanno spiegare tutto ciò che gli altri non riescono a capire.Come una bambola di pezza – nel gioco della fiducia – mi lascio cadere all’indietro convinta che ci sarà qualcuno a sorreggermi, te.Che sei diventata improvvisamente la religione del mio presente.
E ti cerco appena qualcosa mi scombussola la vita, se la tempesta mi travolge e non trovo una via d’uscita.Ti cerco quando ho bisogno di evadere, quando voglio qualcuno che sia in grado di sbirciare tra i miei silenzi più grigi. Ti cerco perché sei tanto e neanche te ne rendi conto.
Se è vero che non bisogna mai far notare quello che per amicizia si è fatto, è altrettanto vero che non si può evitare di notare quello che in un’amicizia manca.