Oscar Wilde – Accontentarsi
La limitazione è una sofferenza, l’abbastanza è una consolazione, il più che abbastanza è un delizioso banchetto.
La limitazione è una sofferenza, l’abbastanza è una consolazione, il più che abbastanza è un delizioso banchetto.
A noi piace pensar bene degli altri solo perchè li temiamo. La base dell’ottimismo è semplicemente il terrore. Crediamo di essere generosi perchè ammettiamo nei nostri simili quelle virtù che ci fanno comodo.
Un giorno portai alla maestra una mela e lei mi diede un bacio. Il giorno…
È molto volgare parlare come un dentista quando non si è dentisti. Produce una falsa impressione.
Devo conservare l’amore nel mio cuore oggi, altrimenti come sopravviverò a questa giornata?
Se potessi vedere i giorni su di un grafico, questo sarebbe lineare, anzi! Piatto. Ho imparato ad accontentarmi, a contenere le mie emozioni, ad essere composta, seria, posata, rispettosa nelle regole, non dire, non fare, non… non respirare. A questo punto tutto tutto ok, avrò tutto quanto è necessario per il mio sostentamento, ma dimentico di avere un anima: le mie emozioni costano, e per un battito in più dovrò osare, e mettermi a rischio, coprirmi il viso, chiudermi a guscio ed essere pronta ad incassare, ad essere giudicata e giustiziata più volte, fino a quando non mi capiranno che la mia è solo la rabbia di non riuscire ad essere diversa, che mio malgrado mi spinge ad essere uguali ad… altri.
Chi ha molto, vuole sempre di più. Chi ha poco, spesso sa accontentarsi.