Henry Brooks Adams – Amico
Amici si nasce, non si diventa.
Amici si nasce, non si diventa.
Amico mio non ho bisogno di grandi gesti… voglio le cose semplici! Le grandi… lasciamole…
E impari che tenere in braccio un bambino è una deliziosa felicità… e impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami… e impari che la felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia… e impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c’è nel cuore un piccolo – grande uomo.
Amo e rispetto i miei amici e ho fiducia in loro, ma se la fiducia viene tradita non potrà esserci più rispetto e, di conseguenza, nemmeno amore, anche se resterebbero comunque nel mio cuore.
Così come non siamo obbligati a mangiare qualcosa che proprio non ci aggrada perché rischieremmo di vomitarlo, non siamo costretti a frequentare qualcuno che ci farebbe buttare fuori l’anima.
Le persone non cambiano, ma si rivelano!
E il meglio di voi sia per l’amico vostro. Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena. Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte? Cercatelo sempre nelle ore di vita. Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto. E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell’amicizia. Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.