Anche io mi ritrovo a pensarti, così, mi baleni in testa in qualunque momento della giornata, mentre sto facendo qualunque cosa e poi ad un certo punto mi scopro a pensarti, a pensare a te, a te r. G. Un nome che per me non ha ne passato ne futuro, ma un presente, un oggi, un adesso. Non so nemmeno come sono fatte le tue mani, vorrei vederle, sentirle sotto il tatto delle mie per vedere se sono lisce o se sono ruvide, se sono candide o abbronzate, per vedere se hai le unghie mangiucchiate o meno. Vorrei sentire l’odore della tua pelle avvicinando il mio piccolo nasino al tuo collo e respirarci sopra in modo da vedere quanche brivido. Vorrei poter disegnare con gli occhi il contorno delle tue labbra, imparare a memoria dove si trovano i tuoi nèi…