Anna Rijtano Mallus – Amico
La complicità non v’è dubbio, è una sorta di linguaggio silenzioso, un incontro di pensieri e di gesti taciuti, è un vero lusso e chissà, forse per natura, concesso a pochi eletti.
La complicità non v’è dubbio, è una sorta di linguaggio silenzioso, un incontro di pensieri e di gesti taciuti, è un vero lusso e chissà, forse per natura, concesso a pochi eletti.
Per il corpo malato occorre il medico, per l’anima sofferente l’amico.
Un amico è carezza che cade e diventa lacrima. È vento che è rinchiuso dolcemente fra i capelli È neve che s’assopisce sulle fronde di un’abete. Un amico… Un amico è un orecchio. È accanto al tuo dolce fragranza ai tuoi polsi È incenso d’Oriente alle tue narici e sapore di miele alla tua bocca. Cadono parole dalle labbra prigioniere di tristi note: raccolte nelle mani e cedute al tuo soffio, rimangono cullate abbandonandosi alla sua voce La senti la luna che urla d’amore? Li senti i brividi che abbracciano il tuo cuore? La senti la paura che ti allontana dalla vetta? Ascolta le voci nell’aria Segui l’onda del ruscello Canta i suoni dei tuoi pensieri… Lì è l’amico.
Eccomi qui… di nuovo a parlare di te, di te che non ci sei. Non è vero che non vuoi esserci, solo non puoi. Il tempo non ti ha portato lontano, sei sempre vicino, vicino a me e al mio cuore… non ti preoccupare io aspetto… e quando tornerai so che sarai per sempre mio, prigioniero del mio cuore.
C’è sempre solo una strada che porta nel cuore degli amici, la riconosci per quelle inconfondibili note delicate, intense ma discrete che silenziosamente ti guidano lungo un percorso dove l’autentico esserci non ha bisogno del navigatore.
Di tutti gli adulatori il peggiore è l’amor proprio.
Caro amico,la scuola superiore non mi piace.