Michele Acanfora – Frasi d’Amore
La gioia che dona un vero amore, placa le tristezze e le inquietudini della vita, arginando in parte, il male e l’egoismo che stesso gli uomini producono.
La gioia che dona un vero amore, placa le tristezze e le inquietudini della vita, arginando in parte, il male e l’egoismo che stesso gli uomini producono.
L’amore sono due linee che intrecciandosi arrivano giusto al tuo cuore.
Se solo le persone la smettessero di crearsi problemi e pensieri inutili, l’amore potrebbe colmare tutti i giganteschi spazi lasciati liberi dalle falsità, menzogne, immaturità e cattiveria gratuita. Perché noi in fondo sappiamo benissimo che l’amore è pura potenza creatrice, e non ha bisogno di grandi cose, ma di costanti attenzioni!
Qual è quella parola che ti fa toccare il cielo, ti fa volare tra i…
E all’improvviso piomba nella tua vita quella persona che sa spogliarti di quella opprimente corazza, tu lo lasci fare e senza esitazione gli concedi di accarezzare la tua anima nuda.
Arriva l’amore come arrivano i lampi!
Camminavo lungo le strade della città, con i miei fogli in mano…Regalai una poesia d’amore a una donna stupenda che, salendo velocemente sull’auto di lusso me la restituì dicendo: Non voglio niente, non ho tempo, grazie!Passai vicino a una fabbrica e vidi alcune giovani donne pranzare sedute in un prato. Mi avvicinai e donai loro alcune mie poesie d’amore. Mi guardarono e ridendo, tutte insieme, me le restituirono: Non vedi che dobbiamo mangiare? Cosa vuoi farci leggere? Non abbiamo tempo.Mi incamminai allora lungo i vecchi navigli e voltai in un piccolo vicolo, una vecchia seduta vicina alla porta, ricamava…Mi avvicinai, le donai una mia poesia d’amore, la guardò appena e, restituendomela, mi disse: ah l’amore… ormai son vecchia non ho più tempo.Venne la sera… mi incamminai stanco e deluso lungo una strada buia.Vidi un fuoco lontano, nell’oscurità, e mi avvicinai.Due gomme d’auto bruciavano nel campo e una puttana poco vestita e infreddolita si scaldava come meglio poteva attendendo qualcuno.Mi avvicinai e, un po’ incerto, le donai una mia poesia d’amore…Lei mi guardò senza dire nulla, si sedette vicino al fuoco e la lesse lentamente, prendendosi tutto il suo tempo… e pianse.