Luna Del Grande – Frasi d’Amore
Giocare con i sentimenti di chi ti ama, non ti rende forte, ma solo una persona squallida.
Giocare con i sentimenti di chi ti ama, non ti rende forte, ma solo una persona squallida.
Amor che nella mente mi favella, / del lume di costei saette face / e…
La fine di un amore a cosa è paragonabile? È come quando cadi dalla bicicletta tra la folla, è umiliante, e nonostante tu sappia andare in bicicletta, hai paura a risalirci, perché temi ancora di ricadere e di riprovare la stessa umiliazione, senza che ci sia qualcuno a risollevarti.
Può non essere un semplice bacio a cambiarti la vita… ma può la sua mancanza farti assaporare un vuoto mai provato prima.
Non ci sarà nessuno pronto ad aspettarti per tutta la vita, ad amarti ogni secondo, e ad apprezzarti ogni ora, nessuno. Credo che ormai nessuno prende l’amore seriamente, eppure, credo che l’amore in un certo senso non esista, sia solo una nostra cosa mentale.
Aggrapparsi ad ogni singolo momento rubato, sia esso uno sguardo, una parola, una risata, un…
Sono nella mia stanza con Luc metto play. Faccio partire la musica, ma non la sento più, perché Luc si è alzato e si sta avvicinando.Cosa leggere nel suo sguardo, qualcosa di seduttivo e pericoloso. Quando gli appare quel sorriso insinuante, il formicolio che sento nella pancia esplode e mi riempie tutto il corpo, lasciandomi senza fiato.[…]Ma proprio nel momento in cui Luc mi raggiunge la porta di camera mia si spalanca. E mia madre è lì in piedi, che ci incenerisce con gli occhi. Merda.”Ho bisogno di parlarti” mi dice senza quasi muovere la mascella. “In corridoio”, aggiunge quando vede che non accenno a muovermi.Esco in corridoio, chiudendo la porta. “Cosa c’è?” Le domando.”Pensavo fossimo d’accordo”.”Su cosa?””Non lo voglio nella tua stanza” dice a bassa voce.”E se tenessimo la porta aperta?”. Ti prego fallo restare.Mi guarda per un minuto buono. “Con la porta aperta e solo per un po'”.Rientro nella stanza. Lui sorridendo rimette la musica “Allora visto che non mi hanno ancora preso per le orecchie e buttato fuori, immagino tu abbia negoziato una tregua”. Si avvicina lentamente e il mio stomaco ricomincia ad avere reazioni inconsulte.”Pare di si”, dico con voce malferma, indicando il corridoio.”Mmm” si ferma di fronte a me – troppo vicino – e accennando al corridoio, dice “Che immagino sia un modo elegante per limitare il nostro contatto fisico.” Con un dito mi accarezza il volto, disegnando la linea della mascella.Di colpo il mio cuore impazzisce. Mi tremano le gambe e non mi sento più le mani.