Ada Roggio – Frasi d’Amore
Se fossi acqua ti disseterei,se fossi terra ti sorreggerei,se fossi cielo ti avvolgerei,se fossi stella ti raggiungerei,se fossi…se fossi quel che non sono,sono semplice ma il mio amore riesce a raggiungerti.
Se fossi acqua ti disseterei,se fossi terra ti sorreggerei,se fossi cielo ti avvolgerei,se fossi stella ti raggiungerei,se fossi…se fossi quel che non sono,sono semplice ma il mio amore riesce a raggiungerti.
E la sua pelle, a contatto con la mia, cicatrizza ogni ferita, riempie ogni vuoto…
Ogni stella è un ti amo che non è mai nato.
Dare… togliere… ridare… e sorridere, quando davanti agli occhi spalancati e increduli, guardi in silenzio, il movimento incomprensibile di una mano che disegna il tuo destino.
Spesso per capire cosa sia veramente l’amore, bisognerebbe capire il meccanismo che ha il cuore…
E ti accorgi che son veramente poche le ragazze speciali che possono colpire davvero una persona.
È questo l’amore? È così? Le cose che vanno a posto da sole. Per incanto. Un puzzle di un miliardo di tessere che un attimo prima è un mucchio enorme di pezzi di cartone grigi da una parte e colorati dall’altra, una promessa impossibile da mantenere di forme e di colori. E un attimo dopo un castello incantato in una foresta, o una barriera corallina piena di pesci di tutte le forme e di tutti i colori. E ti chiedi come mai non l’hai mai visto prima, che i pezzi si incastravano così bene. Come hai fatto a non vedere in quel mucchio di pezzi il puzzle finito. E non è costato fatica. Ma allora perché succede così di rado? E allora anche toccarsi, baciarsi diventano la cosa più semplice e naturale del mondo. Sembra quasi che le mani sappiano da sole dove andare. Le tue e le sue. Non c’è bisogno di guidarle. Allora è così essere innamorati. È il mondo che gira in perfetta armonia con te. È essere seduto al bar con il sole che ti scalda ma non troppo, e vedere che tutto, tutto, ma proprio tutto, le persone nella piazza, le nuvole nel cielo, gli sbuffi di vento, i colombi che becchettano, le formiche che trasportano le briciole sono al posto giusto. Che anche quella pietruzza incastrata tra un cubetto di porfido e l’altro deve essere proprio lì e non in un altro posto. È così semplice. E così difficile.