E pur non mi accendo, non più. E non c’è scintilla che mi riporti “in vita” e che mi scaldi l’animo sopito. Non c’è sole che sorga solo per me, o luna che mi dia il congedo regalandomi il più bel bacio immaginabile. E non c’è onda di un cuore agitato mosso dall’amore, che mi desti dal sonno nel quale ormai sono caduto senza più ritorno, senza sogni a cui aggrapparsi, anche se privi per lo più di qualsiasi credibilità. E non c’è fortuna, per chi fortuna non vuole e non cerca, non c’è amore nelle parole di un cantautore che non più sente musica dentro se. E pur non mi accendo, spento come sono, dal testa al cuore, e viceversa.