Dante Alighieri – Amico
“Figliuol mio,” disse ‘l maestro cortese, | “quelli che muoion nell’ira di Dio | tutti convegno qui d’ogni paese; e pronti sono a trapassar lo rio | ché la divina giustizia li sprona, sì che la tema si volve in disìo.
“Figliuol mio,” disse ‘l maestro cortese, | “quelli che muoion nell’ira di Dio | tutti convegno qui d’ogni paese; e pronti sono a trapassar lo rio | ché la divina giustizia li sprona, sì che la tema si volve in disìo.
Dagli amici si vogliono critiche impietose che poi non si perdonano.
Che ci posso fare se amo chi resta. Se amo le persone che non dicono solo ci sono, ma al mio fianco ci restano. Che ci posso fare se non porto rancore, se alla lunga amo più il mio sorriso e il mondo colorato intorno. Che ci posso fare se da alcune persone poi mi stacco, senza dispetti o altro, perché a nascondino si giocava da bambini, adesso non più. Che ci posso fare se sono un ammasso di imperfezioni ma “tutto cuore”. Mi amo così fragile, imperfetta e strana. Vivo tutto di pancia e cuore, piango davanti ad un buon libro, un’emozione inaspettata, un film o di fronte a “buone intenzioni”. Mi chiudo se non vedo o leggo rispetto o semplicità e verità. Sono così e non cambio. Sono così e non ho intenzione di cambiare.
Piove. Quanto ti ho conosciuto pioveva. Mi fermo a pensare a tante cose… Ormai il tempo è passato, tu non ci sei più ma nel mio cuore resterai sempre e con il ricordo di te mille attimi di felicità.
Come gli amici adulando pervertono, così i nemici con i rimproveri molte volte correggono.
Amico è quella parola non pronunciata che fluisce da uno sguardo e ti avvolge come una seconda pelle,è quell’esserci silenzioso che entra nell’anima e ti fa sentire tutta la potenza della sua presenza,è quel sorriso che con tocco delicato bussa alle porte del cuore aspettando che si spalanchino,è quel camminare insieme lasciando spazi per far respirare l’anima,è quell’aspettare senza mettere fretta che recuperi le forze,è quel rispettare i cedimenti accogliendo le lacrime nel proprio cuore per alleggerirne il peso,è non chiedere mai il perché di un silenzio ma trasferirlo nella propria anima per decifrarne l’origine e dar vita alla comprensione,è quel contatto non cercato che trovi ogni volta che allunghi la mano.Amico è quel soffio leggero che rinfresca e libera la mente quando i pensieri la opprimono.
L’amico è colui che resta quando il resto del mondo se ne va…