Silvana Stremiz – Amico
Hai riempito le mie giornate di sensi veri. Ora come faccio senza te?
Hai riempito le mie giornate di sensi veri. Ora come faccio senza te?
Non è amore una passione che brucia l’anima. Ma è amore ciò ne deriva ascoltandola.
A volte è giusto mollare la partita, è giusto smettere di lottare contro il freddo del tempo e i graffi delle ferite. A volte è giusto andare per non morire insieme alla dignità.
Il migliore amico è una specie di angelo custode. È uno che ti rassicura dicendoti: “Non ti preoccupare”, quando invece dovresti preoccuparti eccome. Lo immagino come uno che, se ti vede entusiasta di qualcosa che però vale poco, è capace di essere sincero e dirti la verità. E poi è uno che, se ti critica, lo fa solo quando sei presente, se non ci sei non ti attacca, nemmeno per ridere.
L’amore è strano, non dà garanzie, è grande finché lo si vive, ma quando finisce è stato quasi sempre estremamente piccolo e ci sentiamo improvvisamente così inutili. Tutto quello che è stato è la somma di ciò che abbiamo dato e ciò che abbiamo ricevuto, e tirando le somme “l’avuto” diventa poco, se non inesistente, e nasce il rancore che a sua volta partorisce la disperazione. Quando finisce un amore non per colpa nostra, ma perché veniamo liquidati ingiustamente, il boccone è duro da mandare giù e restiamo appesi a quel filo chiamato disperazione, finché non giunge il tempo di un nuovo amore, di un nuovo abbraccio, oppure semplicemente il giorno della guarigione. Arriva un giorno in cui il dolore smetterà di fare male. Ci vuole del tempo, spesso troppo tempo, perché lo stato “straziante” in cui ci si trova non permette molto. Finche arderà il “rancore” è difficile pensare di poter andare oltre. Non resta che tener duro, combattere con forza contro “il niente” che ci è stato donato e fra le ceneri raccogliere “i ricordi buoni” perché ci sono sempre dei “ricordi buoni” da conservare, sempre, anche quando non sembra. Saranno i ricordi buoni la nostra forza, ci racconteranno che, comunque vada, l’amore vale sempre la pena.
Quando gli occhi guardano e a parlare è il cuore l’anima si commuove. Le lacrime…
L’amore è simile a un’onda, perché ha la capacità di travolgere il quieto del tuo essere.