Publilio Siro – Amico
Tratta il tuo amico come se potesse diventare un nemico.
Tratta il tuo amico come se potesse diventare un nemico.
Quando l’esserci lo senti al di là della cosciente percezione.
Che ci posso fare se amo chi resta. Se amo le persone che non dicono solo ci sono, ma al mio fianco ci restano. Che ci posso fare se non porto rancore, se alla lunga amo più il mio sorriso e il mondo colorato intorno. Che ci posso fare se da alcune persone poi mi stacco, senza dispetti o altro, perché a nascondino si giocava da bambini, adesso non più. Che ci posso fare se sono un ammasso di imperfezioni ma “tutto cuore”. Mi amo così fragile, imperfetta e strana. Vivo tutto di pancia e cuore, piango davanti ad un buon libro, un’emozione inaspettata, un film o di fronte a “buone intenzioni”. Mi chiudo se non vedo o leggo rispetto o semplicità e verità. Sono così e non cambio. Sono così e non ho intenzione di cambiare.
Un amico è qualcuno che conosce la melodia del tuo cuore e te la canta quando ti sei dimenticato le parole.
In nulla mi considero felice se non nel ricordarmi dei miei buoni amici.
Amici si nasce, non si diventa.
Se per popolare si intende vicino alla gente in modo che possano riconoscermi in loro come amico, si sono popolare!