Andrea De Candia – Anima
Cosa è mai la morte? Forse il secondo più libero e corto, dopo l’attimo più soffocato?
Cosa è mai la morte? Forse il secondo più libero e corto, dopo l’attimo più soffocato?
I ricordi sono tatuaggi dell’anima.
Ci sono assassini che non scrivono. Non sono poeti, né autori di romanzi, racconti, saggi o aforismi. Credono di non scrivere. Credono. Traditi dalle impronte digitali, sono costretti a ricredersi.
Esiste qualcosa di più grande e più puro rispetto a ciò che la bocca pronuncia.Il silenzio illumina l’anima, sussurra ai cuori e li unisce.Il silenzio ci porta lontano da noi stessi, ci fa veleggiare nel firmamento dello spirito, ci avvicina la cielo; ci fa sentire che il corpo è nulla più che una prigione, e questo mondo è un luogo d’esilio.
Conosco anime sgretolate da un passato doloroso che non riescono più ad avere fiducia nel futuro perché hanno paura di dover soffrire ancora.
Gli adattamenti sono lenti cedimenti.
Perché!Mi chiedo perché,devo stare qui.Perché devo affrontare un viaggioChe non ho voglia di affrontare?Perché devo camminare su una strada che non è la mia!?Perché non riesco a dir di no,anche quando è l’unica parola che ho in testa?Perché, i problemi non li sputo in faccia a gli altriInvece di rigettarli nel cesso?Perché non riesco a frenare le lacrime,Davanti al nemico?Perché le poche volte che apro il mio cuorePoi non riesco a salvarlo?Mi chiedo perché,anche l’ultima fottutissima lucenon si spegne definitivamente.Lasciandomi andare via, in pace!