Michelle Miky A. – Anima
Non imbrattare un’anima se non hai la capacità di colorarla.
Non imbrattare un’anima se non hai la capacità di colorarla.
In ogni cosa c’è un’anima, in questa terra, in questa radice, in quest’oceano, in questa pietra che il sole ha scaldato fino a renderla rovente. Se la ragione ha limiti e confini, l’anima non conosce che l’immensità.
L’immaginazione è la facoltà data all’uomo di rappresentarsi il mondo in modo, come direbbe Hillman, poetico. È un processo in grado di creare possibili realtà il quale rende l’uomo in grado di apportare al mondo una sua impronta personale. Nella mia scuola ideale, questa specificità umana sarebbe al primo posto delle attività scolastiche in quanto possibilità dell’anima di riconoscersi e di vibrare assieme alle straordinarie meraviglie della natura. Purtroppo nei secoli si è scisso l’aspetto “razionale” da quello immaginativo e la scuola si è trasformato in un contenitore capace di trasmettere nozioni, declassando l’aspetto più personale e profondo dell’essere umano come pura “fantasia.
Mi metti in disordine i sensi quando mi dici che hai voglia di fare l’amore con me, e l’anima quando mi guardi in silenzio.
Ostento forza, ma la fragilità è la mia compagna. Cerco un contatto umano, ma è nella solitudine che mi ritrovo. Presto ascolto a tutti e con tutti, parlo di tutto, ma vivo tra sordi che non odono la mia di voce. Mi muovo a zig zag sotto la pioggia, nella speranza di non bagnarmi troppo, ottenendo solo come risultato l’essermi bagnato di più. E brucio, brucio di un fuoco inestinguibile, che mi consuma l’anima e la incenerisce, con quelle ceneri mi cospargo il capo, in attesa di un’indulgenza, di un atto compassionevole, o più semplicemente che la vita mi colga, come una svista, come un’anomalia o come una distrazione.
Sono veleno e antidoto della mia anima.
L’amore si chiama anima.