Laura Giavazzi – Anima
La donna più bella è quella più semplice, che parla con pochi, ride con gli amici, che sa piangere da sola e soprattutto sa volere bene con l’anima.
La donna più bella è quella più semplice, che parla con pochi, ride con gli amici, che sa piangere da sola e soprattutto sa volere bene con l’anima.
L’ignoranza è la palpebra dell’anima. La cali e puoi dormire e anche sognare.
Anima deriva dal greco “ánemos”, vento, pertanto lascia che soffi imperante, che ti spettini la quotidianità, che faccia rumore tra le fessure delle tue convinzioni, che spazzi via le tue paure. Lascia che sia.
L’indifferenza verso chi parla col cuore, che non vuol ferire ma solo chiarire, è una “condanna” dura che fa soffrire.
Per scrivere bisogna avere l’anima intrisa un po’ di dolore. Non tanto, che poi ti soffoca e non riesci a venirne fuori. Appena appena. Quel tanto da averti spellato un po’ l’anima, a vivo, così ogni cosa non scivola, ma si assorbe, goccia a goccia. E a gocce lasci che venga fuori e ogni piccola ferita diventa cicatrice. Diventa amore.
Camminare all’aperto, di notte, sotto il cielo silente, lungo un corso d’acqua che scorre quieto,…
I suoi abbracci mi riscaldavano l’anima e mi raffreddavano il corpo!