Giorgio De Luca – Anima
Ali nere nell’aria che respira il vento, notti senza fine nella solitudine dell’anima.
Ali nere nell’aria che respira il vento, notti senza fine nella solitudine dell’anima.
Non è mai lontano quel che è vivo nell’anima.
Le sfumature del cielo non vanno spiegate ma solo guardate, un po’ come l’anima: solo chi sa ascoltarla nel silenzio è in grado di amarla.
Ascolto i miei sogni e la mia anima gioisce.
Tutti i malefici del mondo non bastano a trasformare il disegno di Dio da oscenità e male, a bene e virtù. Salvare i propri servi dalle loro azioni vili non ha senso, come non ne ha avuto commissionare lo stesso assassinio come avvenne per Ida Dalser, perché il fascio del Cristo, discendende di Re Davide, non abbia più ostacoli, per prendere il destino di quello che si uccide, mangiandone il bene per la conquista e la rovina di tutto, rovina perché solo l’apparenza può cambiare, ma non la natura. Nella tristezza di quello che passa e più non torna, si possono solo vedere macerie e morte, tra le mura splendenti e poderose, un regno esteriormente saldo, ma c’è una diafana sostanza appena sotto l’apparenza vigorosa, e vani canti verso il cielo si odono nella culla della morte, “conquista”, “conversione” dicono gli angeli alle stelle, che tremanti o divertite si nascondono, forse nel luogo oltre la notte conosciuto solo a loro. Sotto, un mondo ormai sconfitto, moltiplicato con la macellazione, piegato all’insania, ingordigia e invidia di Dio e gli apostoli del figlio: la nuova terra dei guardiani celesti.
Tieniti vicino chi ha gli stessi tuoi sentimenti e non le stesse tue idee.
Gli abbracci più solidi e forti sono quelli dell’anima perché indissolubili.