Gabriel García Márquez – Frasi d’Amore
Quello sguardo casuale fu l’origine di un cataclisma d’amore che mezzo secolo dopo non era ancora terminato.
Quello sguardo casuale fu l’origine di un cataclisma d’amore che mezzo secolo dopo non era ancora terminato.
Sei melodia da amare. Sei melodia da vivere. Sei melodia da ascoltare.
Aria.Vivo respirando le paure del mondo, vivo respirando l’aria di milioni di persone, vivo fra un respiro e l’altro di emozioni che ti bloccano il cuore e vivo perché respiro l’ariapura che riesco a trattenere dai tuoi baci…
Mi piacerebbe tornare indietro nel tempo, al bianco e nero dove i baci venivano rubati,…
Non tutti riescono a lasciare una traccia nell’universo. È già molto lasciare una traccia in un cuore. Siamo qui per l’amore, altrimenti per cos’altro saremmo qui?
Cosa siamo noi? Siamo l’alba durante la notte, la neve ad agosto e la gravità sulla luna. Nulla di ordinario. Sì, è difficile spiegare… è tentare di dare forma al vento.
Camminavo lungo le strade della città, con i miei fogli in mano…Regalai una poesia d’amore a una donna stupenda che, salendo velocemente sull’auto di lusso me la restituì dicendo: Non voglio niente, non ho tempo, grazie!Passai vicino a una fabbrica e vidi alcune giovani donne pranzare sedute in un prato. Mi avvicinai e donai loro alcune mie poesie d’amore. Mi guardarono e ridendo, tutte insieme, me le restituirono: Non vedi che dobbiamo mangiare? Cosa vuoi farci leggere? Non abbiamo tempo.Mi incamminai allora lungo i vecchi navigli e voltai in un piccolo vicolo, una vecchia seduta vicina alla porta, ricamava…Mi avvicinai, le donai una mia poesia d’amore, la guardò appena e, restituendomela, mi disse: ah l’amore… ormai son vecchia non ho più tempo.Venne la sera… mi incamminai stanco e deluso lungo una strada buia.Vidi un fuoco lontano, nell’oscurità, e mi avvicinai.Due gomme d’auto bruciavano nel campo e una puttana poco vestita e infreddolita si scaldava come meglio poteva attendendo qualcuno.Mi avvicinai e, un po’ incerto, le donai una mia poesia d’amore…Lei mi guardò senza dire nulla, si sedette vicino al fuoco e la lesse lentamente, prendendosi tutto il suo tempo… e pianse.