Sara Tassone – Arte
Se fossi pittrice vorrei tutti i colori della natura per realizzare un dipinto e metterlo in una cornice a forma di cuore, per farne dono alle persone che amo.
Se fossi pittrice vorrei tutti i colori della natura per realizzare un dipinto e metterlo in una cornice a forma di cuore, per farne dono alle persone che amo.
Ogni vera creazione d’arte è indipendente da colui che l’ha realizzata, più potente dell’artista stesso e ritorna al Divino attraverso la sua manifestazione. In questo è un tutt’uno con l’uomo: che è l’espressione del Divino in sè.
Il progresso di un artista è un continuo sacrificio, una continua estinzione della personalità.
L’artista deve essere nella sua opera come Dio nella creazione, invisibile e onnipotente, sì che lo si senta ovunque, ma non lo si veda mai. E poi l’arte deve innalzarsi al di sopra dei sentimenti personali e delle suscettibilità nervose. È ormai tempo di darle, mediante un metodo implacabile, la precisione delle scienze fisiche.
L’artista ritrae con la sua perfezione soggettiva e le dona l’imperfezione oggettiva. La bellezza dell’opera…
La tragedia della pittura dagli anni ’80 a oggi è che è stata consegnata, purtroppo, nelle mani di casalinghe borghesi annoiate. Le signore trovano nei pennelli il riscatto di una vita brutta e inutile, così le sale comunali di tutta Italia ospitano brutte mostre e tele inutili. Evidente che le signore in questione non sanno raccontare niente altro che di se stesse.
Quando tutto è arte niente è arte.